"Voi, seduti nei comodi uffici abbuffati di tasse e di grasse imposte, diventerete un giorno cibo per i vermi e nessuno s'accorgerà della vostra mancanza. Scarti dell'Universo" cit. I.T.Kostka "Trittico sul cibo" (Quadernetti poetici 2017)
Ringrazio l’animatore culturale Luca Ariano per l’invito e per la pubblicazione di alcuni miei testi tratti dalla silloge inedita “Monologhi dopo la mezzanotte” sul blog “Farepoesia”. Sono lusingata. Buona lettura agli interessati.
Nel numero di marzo del mensile polacco di cultura e letteratura”Bezkres / Infinito”, la mia rubrica dedicata al #realismoterminale accoglie le poesie di Marco Bruni , pubblicate in originale italiano con la traduzione in polacco.
Nello stesso numero troverete anche le poesie scelte di Lucia Bonanni, in originale italiano con la traduzione in polacco. Ringrazio la Redazione per la collaborazione la disponibilità
Ringrazio la poetessa e animatrice culturale Anna Maria Mickiewicz per l’invito a questa interessante pubblicazione sul blog letterario “Scrittori.pl / Pisarze.pl”. Tra numerosi autori di origine polacca residenti all’estero anche un mio testo dedicato alle vittime di Hiroshima e Nagasaki, appartenente al Realismo Terminale.
A volte c’è un po’ di spazio letterario anche per i miei testi. Nel numero di febbraio del mensile polacco “Bezkres / Infinito”, nella rubrica dedicata al #RealismoTerminale troverete il mio “Intermezzo notturno” in originale italiano con la traduzione in polacco. Anche stavolta ringrazio la Redazione per la disponibilità.
INTERMEZZO NOTTURNO (trittico aderente al Realismo Terminale)
In questa notte magica spalanco gli occhi come il portone d’un supermercato, il tempo assomiglia a una pellicola che s’interrompe tagliata con le cesoie delle Moire.
Sono su un barcone alla deriva ove da salvagente mi fa la speranza forata con gli aghi delle sconfittesassi aguzzi nelle scarpe rotte.
– sassi aguzzi nelle scarpe rotte.
Incrocio volti bianchi e neri accatastati nelle metropoli, aggrovigliati come le corde delle oppresse marionette,
elle pregano di essere salvate da un bidone di corpi anonimi.
E ogni notte come una spugna assorbo il male e la sofferenza, vorrei pulire i marciapiedi da stupri, rifiuti e ingiustizia.
Si sventra il grembo della città di cemento, divento un feto raschiato via, ingrato in una calda culla.
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Osservo le gabbie cittadine in cui scontiamo le nostre pene, abbiamo le anime legate alle antenne dei cellulari, nel buio seguiamo un senso unico senza deviazioni intellettuali.
Taccio, i miei dubbi nascono al vespero distanti dai fari dell’opportunismo luccicante come una carrozzeria.
Le paure sono petrolio che immobilizza i sensi di colpa.
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C’è l’inquietudine fuori dal baratro quando la notte volge alla fine e si sollevano le sbarre su itinerari da esplorare.
Le albe – falde di una vita sottoposta alle sfide e ai terremoti, mosse elettriche e scosse sociali rigano le pagine di un calendario.
Mi affaccio alla vita come il fumo sgorgato da un camino.
19.05. 2019 Izabella Teresa Kostka
NOCNE INTERMEZZO (tryptyk nawiązujący do Realizmu Terminalnego)
W magiczną noc otwieram oczy jak drzwi supermarketu, czas przypomina taśmę filmową przeciętą nożycami Prządek.
Jestem dryfującą łodzią a koło ratunkowe to nadzieja podziurawiona igłami porażekkamieniami w przetartych butach.
– kamieniami w przetartych butach.
Mijam czarno-białe twarze nawarstwione w miastach, plączące się jak sznurki uciśnionych marionetek,
modlą się one o wybawienie z kubła bezimiennych ciał.
I każdej nocy jak gąbka chłonę zło i cierpienie, chciałabym oczyścić chodniki z represji, odpadków i gwałtu.
Rozdziera się łono betonowego miasta, staję się wyskrobanym płodem niechcianym w ciepłej kołysce.
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Obserwuję miejskie klatki, w których odsiadujemy wyroki, mamy dusze uwiązane do anten telefonów, podążamy w ciemności jednokierunkową ulicą bez intelektualnych objazdów.
Milczę, wątpliwości nadchodzą o zmroku daleko od światła oportunizmu co błyszczy jak maska samochodu.
Strach jest ropą naftową i unieruchamia poczucie winy.
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Daleko od otchłani wzrasta niepokój gdy noc dobiega końca i podnoszą się szlabany na szlakach do odkrycia.
Świty to warstwy życia poddane wyzwaniom i trzęsieniom ziemi, impulsy elektryczne i wstrząsy społeczne zapisują strony kalendarza.
Stawiam czoła życiu jak dym uciekający z komina.
19.05. 2019 Izabella Teresa Kostka
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• Le poesie dell’autrice italiana di origine sarda Maria Giuliana Campanelli in originale italiano con la mia traduzione in polacco
Ringrazio con stima e affetto il poeta Giancarlo Stoccoro per aver accolto le mie poesie appartenenti al #realismoterminale sulle pagine del suo blog letterario “La dimora dello sguardo”. Sono onorata.
È un dono prezioso per me e ringrazio con profonda gratitudine il poeta e animatore culturale Igor Costanzo per avermi dedicato l’articolo, pubblicato su “Brescia oggi” nella sua interessante rubrica letteraria “Tracce di poesia”. L’impronta sociale è decisiva nella mia scrittura RT e ringrazio davvero per l’attenzione e le parole impregnate di grande sensibilità. Sono onorata ☺️
Fuggitivi (agli immigrati al confine tra Bielorussia e Polonia)
Li hanno gettati in pasto al sistema accatastati come gli alimenti nel frigorifero al confine.
Sono spiedini in padella che rimbalzano tra l’Est e l’Ovest, scomodi per la cucina in Asia e indigesti all’Occidente.
Deteriorano al freddo presi di mira come un boccone amaro sull’indifferente palato.
Nel numero di dicembre del mensile polacco di cultura e letteratura “Bezkres / Infinito”:
– nella mia rubrica dedicata al Realismo Terminale accolgo le poesie scelte di Annachiara Marangoni Marco Bruni e della sottoscritta Izabella Teresa Kostka , Testi in originale italiano con la traduzione in polacco.
– Antonio G. D’Errico e il suo libro di impronta sociale “L”uso ingiusto della giustizia” (Libeccio Editore). Articolo bilingue in italiano con la mia traduzione in polacco. Ringrazio la Redazione per l’impeccabile collaborazione. Attualmente in stampa.
“È uscita sul sito Mursia la nostra plaquette antologica “Nascondere Nagasaki” a cura di Beppe Mariano e inerente alle bombe atomiche devastanti circa le quali la cultura imperante è reticente. Crediamo, dandone notizia, di contribuire a un risveglio delle meningi.”
Sono felice di farne parte con un mio testo dal titolo “8.15”. Per leggere tutti i testi seguite il link allegato:
Prenditi cura di me come se fossi l’ultimo rifiuto, scartato dal regime di questo sistema pregno di melma e d’ipocrisia.
Attendo la resurrezione assorbendo la vita dal tuo affanno, godendo di notte della stessa materia ignorando l’inferno e la dannazione.
Purifica le tue membra succhiando l’essenza del nostro peccato.
SCHIZO (ermetic 2°)
Lasciatemi vagare tra gli spettri di ieri in cerca costante delle risposte, ingabbiata nella stanza abitata dall’ombre perdo le briciole della ragione.
Nutro le mie paure condannata all’esilio, senza ritorno.
Omaggio per Mirjam Appelhof per Words Social Forum Izabella Teresa Kostka 2016@diritti riservati